Metodi di applicazione / Rotazionale
Stampaggio rotazionale
Lo stampaggio rotazionale possiede caratteristiche tecniche che lo rendono protagonista della produzione di piccoli lotti e di corpi cavi di grandi dimensioni, quali: container, barili, serbatoi, cisterne, vasche depurazione acque, cassonetti.
Si presta molto bene anche per altri oggetti usi quali: poltrone, articoli d’arredamento, lampade, componentistica per automotive, prodotti medicali e per uso sanitario, utensili per agricoltura e giardinaggio, giocattoli e altro ancora.
È una tecnologia di lavorazione delle materie pastiche a bassa pressione e ad elevata temperatura, basata sull’adesione di materiali plastici a stampi cavi in rotazione.
Le fasi di un processo sono le seguenti:
1. Caricamento dello stampo con materiale polimerico, per lo più in polvere fine, ma anche in granuli o forma liquida
2. Lo stampo, una volta caricato e chiuso, viene riscaldato (ad esempio in un forno), e fatto ruotare lungo uno o due assi, in modo tale che il materiale polimerico in esso introdotto possa aderire alle pareti dello stampo stesso, assumendone la forma
3. Raffreddamento dello stampo, sempre in rotazione, in modo che il polimero solidifichi assumendo la forma desiderata. La rotazione viene sospesa quando il materiale polimerico si è sufficientemente indurito. In questa fase avviene il ritiro del materiale polimerico, che facilita la successiva fase di estrazione del manufatto dallo stampo. In tale fase si verifica anche una variazione della densità apparente del polimero
4. Lo stampo viene quindi aperto e il pezzo ottenuto viene estratto.